Roma, 30 luglio
11 Una svista al posto di `giugno`[Chiudere] 1770
Avrai ricevuto la mia lettera del 27 da
Roma.
22 Lettera 193[Chiudere] Mi sono dimenticato di scriverti che il vecchio barone
Tschudi è morto, e che pochi giorni prima della nostra partenza da
Napoli abbiamo assistito al suo funerale. Ho porto gli ossequi di S.E. il conte
Spaur al barone Fridolino
Tschudi, il quale mi ha incaricato di ricambiarli. Quindi all`occasione li riferirai, insieme con i nostri. Mi domandi se il Wolfg. abbia già iniziato l`
opera. A questo non abbiamo ancora neanche pensato. Puoi chiedercene notizie a partire dal primo novembre, a
Milano. Non conosciamo ancora né gli interpreti né il libretto. Al momento sappiamo chi sono il
primo huomo e il tenore:
primo uomo è il sig.
Sartorini, che lo scorso
carnevale si è esibito a
Torino, e il tenore è il
Sgr. Ettore. Il sig.
Sartorini lo abbiamo incontrato qui a
Roma; è venuto a farci visita ieri. Ha detto di ritenere che la prima
opera sarà
Nitteti.
33 Di fatto, la Nitteti fu eseguita nel gennaio 1771, dopo la prima di Mitridate[Chiudere] Basta! C`è ancora tempo. - - Se abbiamo suonato dal
Re? - - Proprio per niente! La cosa si è limitata ai puri complimenti che la
Regina, ovunque ci incontrasse, ci ha rivolto. La
Regina non può nulla, e che razza di
Subjectum sia il
Re conviene più raccontarlo che scriverlo. Puoi facilmente immaginarti come vadano le cose in questa corte. Il giovane violinista
La motte, che
è al servizio dell`Imperatrice e che è venuto in Italia su suo ordine e a sue spese, è stato a
Napoli per lungo tempo ed è rimasto per altre 3 settimane, perché gli hanno dato a intendere che il
Re e la
Regina l`avrebbero ascoltato: ma non è stato così. A suo tempo vi racconterò un bel po` di cose divertenti riguardo a questa corte. Vedrai anche il ritratto del
Re.
44 A differenza di altri souvenirs comprati in Italia (vedi lettera 186), il ritratto di Ferdinando IV acquistato da Leopold è apparentemente perduto[Chiudere] Spero di poterti scrivere presto quello che sta avvenendo qui. Sono stato costretto un po` a restare in casa e un po` a zoppicare molto lentamente, quindi non ho ancora potuto fare le mie visite di cortesia presso i principi e i cardinali. Nella mia prima lettera te ne ho taciuto la ragione: ma, visto che ora va meglio, devo narrarti il brutto caso. Già sai che 2 cavalli e un postiglione sono 3 bestie. All`ultima
stazione di posta [prima] di
Roma
55 Torre, una frazione di Palestrina, è molto vicina a Roma e verosimilmente era l`ultima stazione di posta[Chiudere] il postiglione frustò il cavallo che, aggiogato alle stanghe, portava la
sedia. Il cavallo si impennò, restò impastoiato nella sabbia e nella polvere alte più di una spanna e cadde violentemente a terra su di un fianco, trascinando quindi con sé la parte anteriore della
Sedia, che ha solo 2 ruote. Io trattenni il Wolfg. con una mano, perché non venisse catapultato fuori, ma il colpo fece sbattere il mio piede destro contro il ferro mediano del parafango che stava cadendo con tale violenza, che mi procurai una lacerazione larga un dito su metà della tibia della gamba destra.
NB il parafango non poteva essere agganciato, e quindi ricadde indietro. Il secondo giorno la cosa aveva un aspetto alquanto pericoloso perché il piede era molto gonfio, ieri e oggi me ne sono stato perlopiù a letto. Ma oggi, mentre scrivo queste righe, sembra andare bene e la ferita, che è assai lunga, ha un buon aspetto, spurga pochissimo e non sento dolore. Non ho usato altro che la pomata bianca, e non voglio fare altro. Forse questo incidente doveva accadere perché tu non l`avessi impacchettata inutilmente insieme alle garze; mi dispiace solo che di impiastro ce ne sia pochissimo.
Con la prossima posta devi scrivermi come lo si prepara. Se la lettera non mi trovasse più qui, il sig.
Abbate Marcabruni me la inoltrerà. Il sig.
Abbate Crivelli ha saputo della mia ferita al piede e mi ha fatto visita questo pomeriggio, mostrandomi anche il certificato di battesimo.
66 Non è chiaro qui a cosa Leopold si riferisca[Chiudere] Non appena starò meglio, pranzeremo da lui.
77 Vedi lettera 195[Chiudere] Non devi preoccuparti, il piede, con l`aiuto di Dio, guarirà; mi angustia solo il fatto di dovermi trattenere a
Roma più a lungo del previsto, non certo per
Roma in sé, ché qui ci sto volentieri e la città mi piace, ma per via del viaggio che ci aspetta. Dio ci proteggerà. Non fa ancora un gran caldo. Ma arriverà. Tu e la
Nannerl statemi bene, vi bacio 1000 volte e sono il tuo vecchio Mzt
I nostri omaggi ovunque.
Dove si sono svolte dunque queste nozze? - - -
Omaggi dal sig.
Marcobruni.
A
Napoli ho parlato con Obexer,
88 Alois o Franz Obwexer
[Chiudere] un gesuita, e anche con un giovane
Tiboni, che ora è qui.